La psicoterapia ha l'obbiettivo di aiutare il paziente a superare l'immaturità psicologica, guidandolo verso la piena maturità e gestione equilibrata. Affronta i disturbi psichici che, in modo più o meno evidente, limitano la libertà della persona, peggiorando e talvolta annullando il senso di vitalità, l'autenticità e la piena realizzazione di se stessi.
Un percorso psicoterapeutico può essere relativamente breve (6 mesi/1 anno) ma anche abbastanza lungo (2/5 anni o più), ciò dipende da molti fattori, su cui spesso neanche gli addetti ai lavori si trovano in accordo.
In genere ogni psicoterapeuta, a seconda della formazione, delle tecniche apprese e delle preferenze, indica il tipo di metodo usato per affrontare una determinata situazione psicopatologica e, nei limiti del possibile, può anche indicare la durata del percorso terapeutico.
E' comunque una indicazione di massima, poiché è difficile prevedere, soprattutto all'inizio, la velocità con cui il paziente metterà in gioco "le sue carte", la rapidità con cui farà breccia nella sua psicologia e approfondirà, assieme al terapeuta, le cause e i risvolti che tengono attive le situazioni problematiche.
Inoltre non è facile prevedere eventuali ricadute, periodi di stasi dovuti anche a contingenze esterne o alla complessità dei conflitti, ecc.
Se non è quindi prevedibile con certezza la fine di un percorso psicoterapeutico è comunque importante sottolineare che i benefici si vedono relativamente presto e ad un certo punto la terapia serve soprattutto a verificare la bontà del lavoro svolto, la stabilità dell'equilibrio raggiunto e lo sviluppo delle potenzialità della persona.
L'approccio integrato, tagliato su misura per lo specifico paziente e sempre più seguito da studiosi e professionisti, permette di modulare il setting e le tecniche in base alla situazione clinica, all'andamento del processo terapeutico e al continuo feedback portato dal paziente.