Le fantasie sessuali costruiscono l’immaginario erotico. Si tratta di un’attività mentale che permette di accendersi eroticamente (innescando il desiderio sessuale), di rafforzare e potenziare l’eccitazione, potendo infine favorire, accompagnare e amplificare le sensazioni orgasmiche. L’immaginario erotico interviene dunque in tutte le fasi della risposta sessuale ed è una preziosa risorsa quando agisce per accrescere le sensazioni di piacere, positive, mentre può rivelarsi problematico quando condiziona e inibisce il comportamento, per esempio per sensi di colpa o di imbarazzo.
Una prima fondamentale distinzione deve essere fatta tra fantasia sessuale e desiderio (e comportamento) sessuale. La fantasia, per la sua natura, non comporta necessariamente una realizzazione sul piano di realtà. Anzi, la potenza della fantasia erotica consiste proprio nella produzione di immagini e situazioni che, non dovendo essere messe in atto, possono essere vissute con la pienezza delle sensazioni, nell’ambiente protetto della nostra mente.
Per questi motivi le fantasie possono presentare azioni e situazioni che favoriscono l’eccitazione finché restano sul piano dell’immaginario. Se diventassero desideri, ossia costruzioni che si vogliono mettere in atto, potrebbero perdere la loro specifica funzione, diventando un problema.
Un esempio tipico è dato dal rapporto sessuale subito con violenza, magari da parte di persone sconosciute. La costruzione di tale scenario, mentale, durante un rapporto sessuale reale che si ha con il proprio partner, potrebbe scatenare sensazioni di forte eccitazione, visto che ci si può lasciare andare al brivido del rischio, del farsi prendere con la forza, del sentirsi desiderati al punto da varcare la soglia del lecito e delle leggi. Se la stessa persona decidesse di mettersi in una condizione reale simile, per realizzare questo tipo di fantasia, con tutta probabilità sarebbe vittima di ben altre sensazioni: paura o terrore, consapevolezza del rischio eccessivo, impossibilità di controllare l’evento e di sottrarsi a suo piacimento.
Dunque il mondo delle fantasie è un laboratorio di trasgressioni, di scenari che in quel momento servono per sentirsi eccitati, che è virtualmente libero dal giudizio e dall’obbligo di avere un riscontro nella realtà. Perché funzioni bene è necessario che la persona sia consapevole che è legittimata a seguire qualsiasi fantasia, qualsiasi scenario sorga spontaneamente, senza la strettoia del giudizio e dello stereotipo. Non ci sono fantasie sessuali anormali e l’unica situazione nella quale si potrebbe intervenire è unicamente quella di riscontrare una eccessiva dipendenza ed esclusività di questa attività: la fantasia dovrebbe corroborare gli stimoli reali, non sostituirli completamente.
Le funzioni delle fantasie sessuali sono molteplici ma intanto, seguendo Pasini (1987), possiamo distinguere tra fantasie strutturali e congiunturali.
Le prime riguardano delle potenti fantasie che si instaurano nei primi anni infantili o puberali e che possono stabilmente provocare interesse, eccitazione e persino essere usate per innescare l’orgasmo con una certa sicurezza di riuscirci. Tali fantasie, una volta generate, si fissano per sempre nell’immaginario.
Le fantasie congiunturali invece vengono evocate nell’immediatezza dell’esperienza erotica, sono effimere e posseggono la caratteristica di essere a rapida estinzione.
Venendo alla funzione delle fantasie, possiamo individuare diverse finalità: esse possono, come detto, innescare e mantenere l’eccitazione e senz’altro questa è la funzione principale. Possono anticipare, immaginificamente, ciò che si vorrà fare di lì a poco nella realtà. Questa funzione, evidentemente, si adatta alle fantasie suscettibili di diventare desideri da realizzare nel rapporto sessuale. A volte accade che, per vari motivi, non si possano realizzare particolari modalità di rapporto o di preliminare, per ritrosia o incapacità del partner: ecco che la costruzione fantasmatica della fantasia permette di compensare ciò che la realtà non fornisce a sufficienza.
Vediamo altre possibili funzioni: le fantasie possono rassicurare il protagonista riguardo alle proprie capacità amatorie o addirittura compensare, sebbene illusoriamente, alcune ferite personali o carenze affettive. Con tali fantasie si può rivestire il rapporto sessuale di fusione, di affetto, di potere, ecc.
In altri casi la fantasia permette di allineare i ritmi del rapporto sessuale, quando per esempio si desideri arrivare ad una certa sincronizzazione dei momenti di piacere: con una fantasia efficace si può infatti accelerare il processo di eccitazione e raggiungere la fase orgasmica in prossimità di quello che si percepisce essere il tempo adeguato riguardo alla coppia in amore.
Infine è opportuno accennare a una caratteristica di certe fantasie, che spesso solleva quesiti e dubbi in chi le effettua. Si parla di fantasie divergenti quando l’oggetto della fantasia non è il partner con cui si sta avendo nella realtà il rapporto sessuale. Per alcune persone l’insorgenza di queste fantasie scatena dubbi sulla fedeltà e sulla reale portata dell’affiatamento sessuale, mentre per altri non è che un gioco stuzzicante. E’ importante sapere che, soprattutto nelle coppie stabili di lunga durata, l’insorgenza di questo tipo di fantasie è quasi naturale e ha il solo scopo di far rientrare, tramite la sana fantasia, un’esigenza di novità e di stimolazione che il rapporto routinario senz’altro porta allo scoperto. Lasciarsi andare a questo tipo di fantasie è quindi salutare alla coppia e non costituisce, di per sé, una specifica minaccia.
Concludo rispondendo ad una domanda che spesso viene posta: le fantasie sessuali devono essere condivise, comunicate al partner? In alcuni casi ciò fa parte del gioco sessuale. Ascoltare le fantasie dell’altro può essere una fonte uditiva che innalza il piacere, d’altra parte costringe il partner a fare i conti con il contenuto delle stesse e non sempre si è pronti a ricordare che sono solo fantasie che non minano in alcun modo ciò che di buono e bello si sta facendo sul piano di realtà. Quindi si possono comunicare all’interno di una dimensione di coppia dove c’è una buona complicità e apertura mentale. Va ricordato, tuttavia, che la carica erotica delle fantasie è tanto più forte quanto intimo e personale viene considerato lo scenario che si crea mentalmente: è un mondo interno che si può muovere a piacere in un susseguirsi di stimoli e sensazioni eccitanti. La comunicazione e la condivisione possono alla lunga far scadere questo alto livello erogeno e rendere poco efficace l’uso di questa risorsa. Soprattutto le fantasie primarie, quelle strutturali di cui abbiamo parlato sopra, dovrebbero a mio avviso rimanere strettamente personali ed essere utilizzate esclusivamente nel proprio mondo interiore. Ciò non toglie che, attraverso il gioco, l’esplorazione e l’apertura mentale, non si possa coinvolgere il partner in attività sessuali nuove e varie, tali da non costringere i partners ad utilizzare in modo esclusivo o eccessivo l’uso dell’immaginario sessuale.